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E ci risiamo. Sto trovando un abbozzo di equilibrio con questi post dedicati al mondo delle colonne sonore dei videogiochi e affini. Certo, il mio desiderio sarebbe riuscire a portarvi il mio viaggio all’interno della colonna sonora di Nier Automata (con conseguente LATO B a tema) a breve ma credo questo sarà impossibile (almeno fino a Pasqua).
Colgo allora l’occasione di questo piccolo blocco personale per dirvi che:
Sto ascoltando la colonna sonora di Hogwarts Legacy e mi sta stupendo parecchio. Sono usciti due album (per un totale di 4 ore di musica) abbastanza distinti nei loro toni, e soprattutto uno dei due contiene una serie di materiale completamente originale davvero notevole.
Ho finalmente visto il secondo episodio di The Last of Us e mi è piaciuto davvero molto. L’unica cosa che ancora non mi convince a pieno è Ellie ma vedremo, per ora good job!
Settimana prossima registro un episodio extra con Giacomo e Aurora sulle canzoni de Alla ricerca di Eldorado, una specie di colpo di coda in super extremis del trittico natalizio registrato con Andrea di Fullybooked.
Statemi bene e, nella speranza di riuscire a scrivervi anche settimana prossima, buona settimana e buona lettura :)
Dal suo annuncio fino ad oggi, mercoledì 15 Febbraio 2023, sono usciti un teaser apprezzabile, un trailer godurioso e uno spot semplicemente incredibile ma a livello musicale cosa abbiamo sentito?
Procediamo con ordine. Il compositore storico di super Mario tutti lo conosciamo, sensei Koji Kondo, colui che ha inventato il mood musicale scanzonato, scherzoso e mai banale di Super Mario e che ne ha guidato la sua evoluzione jazzistica fino al giorno d’oggi (si, super Mario Odissey ha una colonna sonora principalmente da big band giapponese stratosferica). Non sarà però lui a traghettare l’approdo dell’idraulico rosso al cinema bensì Bryan Tyler, compositore californiano conosciuto ai più per aver musicato Iron Man 3, Now you see me 1 e 2, The Mummy e i giochi della formula 1… insomma, non é sicuramente l’ultimo arrivato e non é uno sprovveduto ma, con tutto il rispetto, fino ad ora non mi sembra abbia fatto scintille.
Del lavoro di Bryan Tyler abbiamo sentito davvero pochissimo fino ad ora, di fatti il teaser trailer e il trailer vero e proprio presentano solo le prime 8 note del tema di super Mario in un paio di varianti, e una serie di colpi di orchestra e percussioni ad accompagnare l’attacco di Bowser al castello dei pinguini, eppure in molti si sono fortemente emozionati per la riproposizione di Tyler del tema musicale del baffuto rosso, e anche un paio di miei amici mi hanno manifestato il loro godimento nel sentire le storiche 8 note.
Vi dirò: anche a me è venuta la pelle d’oca ma questo non vuol dire praticamente nulla.
Ciò che abbiamo sentito fino ad ora non è nulla di più che musica da trailer, ovvero un accompagnamento sonoro pensato appositamente per procurare brividi di piacere agli spettatori e agli appassionati; musicalmente non c’è nulla, davvero nulla che possa anche solo lontanamente risultare interessante. Il trattamento del tema è classicissimo, da cliché cinematografico: pianoforte riverberato con archi in finto riverbero, tempo dimezzato in modo che possa emergere come un ricordo sopito e poi riproposizione brutale a tutto orchestra, con un grande abuso di percussioni e colpi elettronici, il tutto accompagnato da una armonizzazione basilare (in questo caso I - VII - I) che gli dona quel tocco di minore epico.
MA ALLORA PERCHÈ I BRIVIDINI LUNGO LA SCHIENA?!
Per lo stesso motivo per il quale noi fan ci siamo emozionati dinnanzi alla pista arcobaleno: il FAN SERVICE.
Questa la mia paura più grande per la colonna sonora del film di Super Mario (e non solo): il fan service estremo che porterà il me bimbo a saltare sulla sedia dalla gioia non appena sentirò i bonghi di Donkey Kong e, contemporaneamente il me appassionato a storcere il naso all’ennesima riproposizione senza sforzo dei temi classici.
Avevo già palesato questa preoccupazione settimana scorsa in relazione alla colonna sonora del gioco di Harry Potter (paura fortunatamente in parte smentita), in questo caso però ci rimarrei molto più male in conseguenza dell’incredibile pedigree musicale della grande N. Ogni singolo titolo first party (ovvero realizzato dagli studi interni di Nintendo) ha sempre avuto una fortissima connotazione musicale sempre in accordo con una qualità stellare; e proprio i grandi titoli dedicati a Super Mario sono promotori di una colonna sonora mai pigra e mai simile alla precedente. Basta pensare alle grandi differenze che ci sono tra le colonne sonore di Super Mario Odissey, Mario Kart e Paper Mario: laddove l’ultimo presenta un tono generalmente più ironico con una colonna sonora che strizza l’occhio ai temoni da gdr, Mario Odissey porta una enorme varietà musicale perennemente legata alla morfologia, natura e design dei vari mondi; ed infine Mario Kart porta invece tutto quanto sul genere jazz da big band con degli arrangiamenti pregevolissimi e mai banali.
Tre esempi sicuramente di alto livello ma gente: il film di Super Mario è un evento senza precedenti. Shigeru Miyamoto in persona (il papà di Super Mario) lo sta producendo in prima linea e non può non essere considerato a tutti gli effetti come una delle produzioni di Nintendo dell’anno.
Io da tutto ciò mi aspetto la stessa cura musicale alla quale l’azienda nipponica mi ha abituato in questi anni. Mi aspetto della musica originale, mi aspetto una connotazione timbrica chiara e personale, mi aspetto un ri-arrangiamento dei temi classici non solo epico ma funzionale alla pellicola e alla versione del regno dei funghi creata.
Insomma, mi aspetto la stessa cura riservata ai grandi giochi di Super Mario.
E quindi si, arriviamo al momento che i più attenti e informati tra di voi sicuramente stanno aspettando: lo spot di Super Mario al SuperBowl.
MAMMA MIA LA BELLEZZA!
Lo spot è di una freschezza incredibile: ironico, pulp, pieno di piccole citazioni alla storia di Mario e con questa canzoncina rap fine anni ’80 incredibile, capace di richiamare non solo il periodo storico nel quale usciva per la prima volta il gioco di Super Mario (abbandonando definitivamente l’appellativo neutro di Jumpman) ma citando timbricamente la musica chiptune dell’epoca. Anche qui, sono sempre le solite 8 note ma non sono più banali, non sono più inserite all’interno del calderone generico di musiche per trailer, qui c’è un’anima, c’è un racconto. Da dove vengono Mario e Luigi? Dal Queens? Da Brooklin? Ma quindi sono americani? Per questo hanno la M e la L nell’alfabeto occidentale? Sono dei veri idraulici?
Ecco, questo è quello che mi auguro per la colonna sonora di questo film: che abbia una sua anima ben precisa. Che non sia un arrangiamento di temi classici solamente funzionale all’accompagnamento delle immagini a schermo ma che sia parte integrante delle scelte artistiche effettuate.