Titolo: Scars of time
Di: Yasuno Mistura
Tratto da: Chrono Cross original Soundtrack
L’inizio, ormai perso nell’oblio… Un ricordo ormai nient’altro che un eco sbiadita. Per me il tempo si è fermato allora. Un’anima senza luogo, sono diventato un petalo nel vento. Finché all’improvviso un orologio da tempo rotto Con precisione e lentamente iniziò a muoversi E con esso qualcosa ripartì. Il nostro futuro, il nostro domani… Fece capolino Richiamato da voci familiari oltre l’oscurità - da Chrono Cross Radical Dreamers, remaster del 2022 che ha modificato il testo originale
Non ho avuto la fortuna di giocare Chrono Cross nel 1999 quando uscì per Play Station 1 e questo un po’ mi spiace perché sono abbastanza sicuro che difronte a questa Opening sarei rimasto sicuramente a bocca spalancata… anche perchè il me 16enne rimase a bocca aperta quando si ritrovo questa opening sullo schermino della psp.
Chrono Cross ha avuto una sola grande sfortuna: essere il seguito spirituale di uno dei giochi più amati nella storia del videogioco: Chrono Trigger. Un capolavoro di narrazione, Game design, gameplay, pixel art e chi più ne ha più ne metta che fanno impallidire la quasi totalità dei prodotti approdati su Super Nintendo.
Chrono Cross no. Si è trovato ad essere competitor di tre Final Fantasy sensazionali (VII - VIII - IX) e soprattutto si è trovato privo del famoso Dream Team di Chrono Trigger composto da: Hironobu Sakaguchi, il creatore della serie di Square Final Fantasy; Yūji Horii, un game designer indipendente e autore della popolare serie di Enix Dragon Quest; e Akira Toriyama, un autore di manga famoso per il suo lavoro su Dragon Quest e Dragon Ball.
Insomma, vuoi per questi motivi, vuoi per alcune scelte di Game Design non del tutto riuscite, Chrono Cross non è mai rimasto ancorato nei cuori dei fan… ma MAMMA MIA quanto è bello l’opening theme del gioco.
Il brano si apre nella maniera più classica per un prodotto fantasy giapponese: una dolce melodia affidata al suono di un flauto (che tanto piaceva intorno a quel periodo visto che troviamo arrangiamenti simili anche in FF VIII, IX, Dragon Quest VII e più tardi in FF Christal Chronicle) che ci trasportano subito in una atmosfera fiabesca esterna alla nostra realtà e situata in un altro tempo.
È una linea melodica estremamente semplice costruita sull’accordo di MI minore 7 e capace di cullare il videogiocatore che si sentirà sempre accolto da questa sezione in quanto privo di scontri e soprattutto di “movimento”. Il tutto è costruito sullo stesso accordo immutato e fisso, incapace di evolvere… nel mentre un antico libri si apre, rivela le proprie pagine e il giocatore può leggere il seguente testo:
Qual’è stato l’inizio di tutto questo? Quando gli ingranaggi del destino hanno iniziato a girare? Forse è impossibile comprendere una risposta ora, Dal profondo dello scorrere del tempo… Ma, di sicuro, allora Amammo così tanto e odiammo così tanto. Ferimmo gli altri e ferimmo anche noi stessi. Ma nonostante questo correvamo come il vento Mentre l’eco delle nostre risate Risuonava sotto un cielo ceruleo - testo originale di Chrono Cross
E il viaggio ha inizio.
Chitarre e percussioni caraibiche ci trasportano in un mondo soleggiato fatto di mare, spiagge, caldo, verde, foreste, avventura. Gli archi intervengono con delle rapide note ribattute che cancellano i toni fiabeschi della prima sezione e ci trasportano all’interno di un mondo che preannuncia avventura, azione e il tutto esplode con l’esposizione del tema.
Primo aspetto interessante è che questo tema altro non è che l’evoluzione della melodia cullante che abbiamo sentito in apertura. Le note cardine di tutta la sezione sono le stesse e sono il SI ed il LA intorno alle quali gravitano tutte le altre. Alche l’intervallo di apertura è lo stesso (MI - SI), una quinta giusta che declama ovviamente la tonalità di MI minore e che evidenzia come i tue temi siano uno evoluzione dell’altro.
Secondo aspetto è l’apertura melodica che qui abbraccia un’ottava intera generando al suo interno intervalli sempre più ampi che culmina sul salto di ottava colorato di verde che dona grande slancio alla melodia proiettandola subito in un’ambito di avventura, di azione, di dinamismo.
Il terzo aspetto riguarda la struttura armonica che ovviamente si differenzia dalla sua controparte cullante in quanto densa e in continua evoluzione. Abbiamo diversi accordi che portano sfumature diverse e che contribuiscono ad accrescere la percezione dinamica di questa sezione nonostante il pedale di Mi minore rimanga come ulteriore avvertimento che le due sezioni non sono separate, fanno parte della stessa realtà.
Lo stacco netto che avviene con la sezione precedente è un piccolo brivido musicale capace di far premere nuova partita in maniera istintiva e curiosa e la parte che contribuisce maggiormente nel creare questa curiosità è proprio la sezione intermedia di questa seconda sezione. La melodia si apre come mai aveva fatto, le percussioni si interrompono e un violino solo intona questo canto che, nonostante sia energico e accattivante, nasconde una malinconia di fondo. Il MI acuto, che rapidamente scende verso il basso, armonizzato sulla tonalità di Mi minore non può che ricordare un piccolo lamento, come un lacrima trattenuta, come a preannunciare che il viaggio sarà sì ricco di avventura, di divertimento, di colori e di amici ma che qualche dolore, sotto sotto, lo vivremo.
Yasuno Mitsuda firma una delle Opening Theme più belle di sempre; Scars of Time è un brano semplice privo di velleità armoniche o di passaggi arditi ma che fa della sua struttura il punto di forza.