Titolo: Concert Paraphrase on “Dearly Beloved”
Di: Yoko Shinomura, arrangiamento di Natsumi kameoka
Tratto da: Kingdom Hearts Piano Collection
Oggi vi offro un pezzo del mio cuore.
C’è stato un periodo dove lo smartwatch non esisteva, internet era ancora lento e grigino e gli mp3 erano delle penne usb con un micro-led a fungere da “”schermo””. Io avevo 13 anni, il mio mp3 da 256 mega e un piccolo obiettivo nel cassetto: riuscire a giocare Kingdom Hearts. E per sentirmi più vicino a questo obiettivo mi ero scaricato ehm, casualmente trovato sul mp3, una collezione di brani del primo Kingdom Hearts.
Passano gli anni, evolvono gli mp3, nascono gli mp4, gli iPod, gli iPhone e bla bla bla, ma soprattutto riesco a giocare a Kingdom Hearts e realizzo una cosa importantissima: anche io voglio scrivere musica così bella.
Se avete mai giocato a Kingdom Hearts sapete cosa significa inserire il disco, avviare il gioco e venire accolti da queste poche note. Ricordo che rimasi quasi frastornato da questa scelta… certo non era la prima volta, Final Fantasy mi aveva abituato a questa tipologia di Menu iniziale con il suo preludio e la schermata bianca, ma qui c’era qualcosa di diverso, qualcosa di unico.
Concert Paraphrase on “Dearly Beloved” è una versione concertata di Dearly Beloved, del tema di apertura di Kingdom Hearts, ed è meravigliosa.
Il brano si apre con l’esposizione del motivo principale del tema, quelle 4 note ormai famosissime che costruiscono praticamente la metà del tema di Dearly Beloved, inserite in due accordi impossibili da incasellare nella tonalità di Do minore o Mib maggiore e che proprio per questo proiettano immediatamente il tema in una dimensione altra, estranea, poco riconoscibile. E in questa dimensione di scarsa riconoscibilità ha inizio una sequenza di accordi, costruiti su pedale di Do, costruiti per addensamento: poco a poco che ci avviciniamo alla climax maggior spessore assumono gli accordi passando da 5 note a 10. (Notare la somiglianza con l’incipit del concerto n.2 per pianoforte e orchestra di Sergei Rachmaninoff).
Ha così inizio la seconda sezione costituita da veloci arpeggi che conduco all’esposizione del tema e che finalmente si afferma sulla tonalità originaria di Dearly Beloved: LAb maggiore che viene praticamente declamato con una passione e irruenza che non può non emozionare il giocatore di Kingdom Heart capace di rivivere in queste note molti dei momenti più emozionanti dei primi titoli della saga. È un momento estremamente espressivo che risulta quasi liberatorio: è una esplosione di luce. Difatti potremmo suddividere questa prima parte di Concert Paraphrase on “Dearly Beloved” in 4 sezioni:
Una flebile luce risuona da una dimensione lontana (esposizione iniziale di una piccola parte del tema);
Poco a poco la luce viene schiacciata dall’oscurità (successioni di accordi);
Lotta fra luce e oscurità (rapidi arpeggi nel registro grave costruiti du DO minore che poco a poco vengono rischiarati);
Esplosione di luce (modulazione a LAb maggiore, il tema che risuona potente nell’acuto)
In due pagine abbiamo il riassunto di Kingdom Hearts, abbiamo bene o male il percorso di Riku, abbiamo la minaccia di Ansem, abbiamo la dicotomia tra luce e oscurità che tanto è al franchise giapponese.
E poi arriva Sora.
La seconda sezione modula da LAb maggiore a SOL maggiore, un cambio minimo (un semitono) ma capace di cambiare molto i colori del brano che risultano immediatamente più luminosi e dolci.
Sora è da sempre l’animo gentile di Kingdom Hearts, l’eroe ingenuo e senza macchia capace di combattere l’oscurità del suo cuore grazie alla sua estrema semplicità d’animo. Questa seconda sezione è esattamente questo, è un sospiro di sollievo naturale a seguito della “tremenda” lotta appena vissuta, un momento di tranquillità e dolcezza che scalda il cuore e conduce alla parte finale del brano, al ritorno per intero del tema di Dearly Beloved costruito appositamente per creare un brigidino lungo la schiena.
Il movimento “saltellante” originario viene ampliato tramite rapidi ribattetti che riconducono prepotentemente l’ascoltatore a quelle sensazioni là, a quello stupore provato nella prima apertura del gioco e che qui risuonano di nuovo ma più potenti, più forti perché il viaggio è già iniziato, perchè nel 2009, all’uscita di questa collezione per pianoforte, Sora e il giocatore hanno già incontrato Ansem, Xemnas, l’organizzazione XIII, Roxas e compagnia bella ed il loro cuore (se appassionato) non può che straboccare di emozioni. Non può non ricordare l’abbraccio di Kairi, il fuoco di Axel, il saluto di Roxas o l’incontro con Riku. E allora giù di accordi, di stilettate di luce che fendono l’oscurità e di un finalone super veloce, impegnativo e glorioso che si pone come degna conclusione di un album magnifico e di un viaggio (allora) emozionante e quasi privo di scivoloni.
Grazie Yoko Shinomura e buon ventesimo compleanno Kingdom Hearts ❤️